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Monthly Archives / aprile 2014

  • apr 18 / 2014
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Collaborazione con la RSI

Collaborazione con la RSI

A caratterizzare l’attività della Cantoria di Giubiasco concorre senz’altro la stretta collaborazione alla realizzazione di emissioni religiose diffuse dalla Radiotelevisione della Svizzera Italiana, soprattutto con l’animazione delle celebrazioni. A oggi, sono oltre 140 le partecipazioni alle messe radiofoniche e ben 26 a quelle televisive, di cui 4 diffuse in eurovisione. In passato, si sono pure assicurati contributi canori all’emissione televisiva Il Vangelo di domani, così come oggi Strada Regina ha più volte dedicato dei servizi ai progetti realizzati dal coro.

  • apr 18 / 2014
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Concerti e animazioni liturgiche particolari

Concerti e animazioni liturgiche particolari

Dall’inizio degli anni Ottanta in poi, la Cantoria di Giubiasco ha sempre svolto una duplice attività: da un lato partecipando all’animazione liturgica a livello parrocchiale e diocesano, dall’altro dedicandosi allo studio di opere del repertorio sacro, proponendole al pubblico in occasione di numerosi concerti, elevazioni spirituali, sacre rappresentazioni o attraverso registrazioni discografiche.

L’animazione liturgica ha progressivamente assunto una dimensione tale da condurre il coro a estendere il proprio contributo al di fuori dei confini parrocchiali, essendo regolarmente coinvolto in iniziative a livello diocesano e a livello formativo, in particolare quelle promosse dalla Commissione diocesana di musica sacra. In questo ambito, è sempre stato costante lo sforzo di proporre un’animazione consona ai principi liturgici conciliari, nel rispetto dei ruoli assegnati ai vari attori dell’azione liturgica.

Dal 1982 ai giorni nostri, sono poco meno di 200 le proposte di concerti, elevazioni spirituali o sacre rappresentazioni. Se inizialmente ci si è orientati all’esecuzione di brani assai noti del repertorio sacro, ben presto si è manifestata l’esigenza di percorrere anche una strada più originale, commissionando a svariati musicisti, in particolare a Vincenzo Giudici, Manuel Rigamonti e PierAngelo Sequeri, la composizione di nuove opere o di nuovi brani.

Gli incontri con questi autori, ma anche quelli con figure amiche quali i compianti Don Valerio Crivelli e Padre Callisto Caldelari, hanno gettato le premesse per la realizzazione di molti progetti musicali, offrendoci innumerevoli possibilità di esecuzione in Ticino e nella vicina penisola.

Altra caratteristica dell’attività della Cantoria è la ricerca di collaborazioni con altri gruppi vocali o strumentali, nella convinzione che si tratti di esperienze sempre arricchenti. Inoltre, con la diminuzione degli effettivi che oggi colpisce la maggior parte delle formazioni vocali, questa preferenza per i progetti condivisi si sta rivelando la scelta vincente, soprattutto quando i programmi musicali richiedono un organico con una certa massa critica per essere valorizzati.

  • apr 18 / 2014
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Origini

Origini

A memoria d’uomo, fin da quando l’ex giurisdizione comunale di Giubiasco era suddivisa in due comuni politici (Giubiasco e Valle Morobbia piano) è sempre esistito un coro, quantunque non ufficialmente costituito, che animava le funzioni religiose sotto la guida dell’allora organista Franceschino Padè.

Solo nel 1900 fu fondata la Corale giubiaschese, dapprima composta di soli uomini ma poi completata da elementi femminili, che si dedicò allo studio del canto per puro diletto. Grazie all’intervento del sacerdote Don Rocchi, essa s’interessò pure di musica sacra apprendendo messe e mottetti. È difficile stabilire la frequenza delle sue produzioni in chiesa, anche perché al proposito esistono notizie contrastanti. La cronaca parrocchiale ricorda unicamente l’animazione della prima messa a Giubiasco del prevosto Don Martino Imperatori celebrata il 22 giugno 1902. È da presumere che l’esecuzione di musica sacra sia avvenuta unicamente avvalendosi di elementi maschili. Quali maestri si susseguirono: Barlenghi, Baracchi, Ghirardini, Don Fattorini, Don Rocchi, Raimondo Rossi e altri ancora di cui non conosciamo i nomi.

Allorché Don Rocchi lasciò la parrocchia e a causa anche del decesso o della partenza di diversi soci influenti, il coro cessò l’attività. Nel 1913, grazie all’iniziativa di diversi elementi giovani ed entusiasti, lo stesso fu rifondato e fu diretto da Pietro Melera.

  • apr 18 / 2014
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L'opera di Pietro Melera

L’opera di Pietro Melera

Sintetizzare la vita del coro sotto la direzione di Pietro Melera è un lavoro arduo, non privo del rischio di omissioni. Possiamo dire che la persona e l’attività si fondono in un tutt’uno, dal lontano 1913 al 1971. Il coro conosce fasi alterne, in cui convivono situazioni di crisi dovute a mancanza di voci e momenti di gloria, con un notevole impegno a migliorare la qualità vocale e le conoscenze musicali dei soci.

Dai documenti risulta l’esistenza di una corale maschile, della corale del Circolo femminile e di una corale mista per i concerti. Le produzioni del coro femminile erano legate all’animazione di alcune solennità liturgiche, quali l’Immacolata e la Prima Comunione. Il coro femminile collaborò pure all’allestimento di varie operette date all’Oratorio. L’attività comune iniziò verso gli anni trenta, anche se probabilmente le esecuzioni a voci miste in chiesa datano del dopoguerra. Da allora il coro ha accompagnato i principali avvenimenti della vita parrocchiale.

Il repertorio iniziale era unicamente costituito da messe e mottetti a più voci che venivano eseguiti non solo in parrocchia, ma anche in altre chiese del cantone. Bottazzo, Perosi, Picchi e Vittadini erano fra gli autori delle musiche maggiormente interpretate. In seguito il coro non tardò a studiare brani profani anche parecchio difficili, attinti dal vasto repertorio operistico, specialmente quello dei grandi compositori italiani particolarmente amati da Pietro Melera.

L’apprendimento di queste pagine permise alla società di prodursi in diversi concerti, talvolta avvalendosi della collaborazione del locale Circolo orchestrale diretto da Matilde Pedrazzoli, oppure facendosi accompagnare al pianoforte dalla pianista Anna Reeringh o dalla stessa Pedrazzoli. Il primo concerto si tenne domenica 1° aprile 1934, solennità di Pasqua, nel vecchio salone parrocchiale.

 

“Il concerto vocale dato nell’ampio salone parrocchiale, la sera della solennità di Pasqua, dalla corale mista composta da una trentina di buoni elementi, diretta dall’instancabile signor Pietro Melera, ha avuto un ottimo successo. Fu una vera rivelazione per la popolazione del Borgo e per i numerosi spettatori accorsi dai Comuni viciniori. (…) Auguriamo alla promettente corale cattolica di Giubiasco di preparare presto un altro concerto pari a quello dato domenica scorsa.”

(Da Popolo e Libertà del 4.4.1934)

 

Il coro misto ha annoverato pure, fra le sue attività, una collaborazione data alla Sezione Esercito e focolare. Nel 1939 furono incise delle canzonette su dischi 78 giri che servivano poi alla trasmissione radiofonica per la truppa. Si trattava di composizioni o armonizzazioni su canti popolari del maestro Waldes Keller. Purtroppo conosciamo con certezza solo tre dei brani proposti: Campane a sera, Il mitragliere e Sentinella malinconica.

Il discorso sul repertorio può ancora essere approfondito con la lettura delle locandine dei concerti e dei commenti sulla stampa. Le scelte operate si sono adeguate al gusto dell’epoca in cui il “bel canto”, concepito per esecutori professionisti, diventava parte del patrimonio popolare.

L’ultimo concerto di questo periodo ebbe luogo il 1°ottobre 1960, in occasione dei festeggiamenti per il 20° del nuovo salone parrocchiale.

È da rilevare che il provento di queste serate fu in parte destinato alla costruzione dell’oratorio.

Un altro grosso sforzo compiuto in quegli anni dal coro fu l’acquisto, nel 1948, dell’organo della chiesa parrocchiale (strumento sostituito da un nuovo organo Mascioni nel 2009). Il concerto inaugurale fu tenuto il 17 ottobre dal maestro Luigi Picchi, organista del Duomo di Como.

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