Nell’ultimo ventennio l’attività del coro è stata particolarmente intensa. Infatti, datano di questi anni le registrazioni discografiche della raccolta antologica delle composizioni di PierAngelo Sequeri (Bello è il Verbo, 2003; Ma com’è Dio?, 2011) per conto della Rugginenti Editore di Milano, una delle maggiori case discografiche italiane nell’ambito della musica sacra, e il contributo dato alla riattualizzazione del genere della Sacra Rappresentazione, in stretta collaborazione con il compianto Padre Callisto Caldelari e la sua Comunità della Chiesa del Sacro Cuore di Bellinzona. Ben otto sono stati gli allestimenti proposti: Il giusto che non voleva soffrire senza sapere il perché (2007), Il “nostro” Francesco (2008), Il Cantico di Frate Sole (2010), Perché forte come la morte è l’amore (2013), La festa del perdono, oggi (2014), Nicolao della Flüe: santo di ieri – coscienza critica di oggi (2017), Incanto francescano (2018) e, infine, Giobbe: il mistero della sofferenza (2023).
Meritevoli di segnalazione sono pure le collaborazioni con l’Associazione Biblica della Svizzera Italiana (Meditazione della Passione secondo Giovanni, 2008; Dalle lettere paoline alla musica della vita, 2009) e con l’Orchestra Esagramma di Milano (La Grande Porta – Concerto sinfonico, 2005; L’insopportabile silenzio di Dio, 2007). Quest’ultima è una splendida realtà concepita e voluta da PierAngelo Sequeri in cui si offrono, attraverso un importante lavoro di musicoterapia orchestrale, considerevoli opportunità di sviluppo a persone che soffrono di disagio psichico e mentale.
Non sono nemmeno mancati i contributi ad alcune iniziative promosse dalla Commissione diocesana di musica sacra quali le celebrazioni per il terzo centenario della morte di Francesco Spagnoli Rusca (163?-1704), di cui la registrazione discografica del Vespro in onore di San Fedele (Rugginenti Editore, 2004), o la commemorazione dell’anniversario della morte di Luigi Picchi (1899-1970), con la partecipazione alla registrazione del CD Picchi: opere corali e organistiche (Carrara, 2013).
Questa rete di contatti e di relazioni ha permesso al coro di potersi far apprezzare non soltanto localmente, ma anche nella vicina penisola. Assisi, Como, Firenze, Milano, Palermo e Roma sono le città italiane in cui si è esibito recentemente. In occasione della presenza a Roma nel novembre del 2010, il coro è stato insignito, unitamente al Gruppo Sacre Rappresentazioni della Comunità del Sacro Cuore di Bellinzona, del premio “Pax et Bonum 2010″ per l’opera di diffusione del messaggio francescano attraverso il canto e la recitazione.
Infine, non sono mancate le occasioni in cui la Cantoria di Giubiasco ha sostenuto diverse associazioni umanitarie in occasione di esibizioni o concerti, raccogliendo fondi per i loro progetti: solo in questi ultimi anni sono stati devoluti poco meno di 40’000 franchi.